VI. Le molte vite terrene degli uomini sono prestabilite da Dio?
Dopo che Dio ebbe promesso ai suoi figli penitenti di occuparsi delle loro creature mal riuscite sia in senso spirituale che corporale, e dopo che tutti i giovani ebbero promesso di aiutare a guidare l'umanità fuori dalle tenebre, Dio decise di formare luoghi di residenza e dimore, sia per i giovani che per gli spiriti umani, dove essi avrebbero potuto trattenersi, quando non erano incarnati sulla terra.
Se i giovani, durante il loro lavoro come guide degli uomini, avessero sempre dimorato nel regno di Dio, sarebbe stato molto difficile per loro sottomettersi alle cronologie terrene.
Dalla luce astral-materiale e da quella etereo-astrale - che producono le forme materiali del mondo ultraterreno - Dio forgiò sei luoghi di residenza, sfere, che con il regno creato precedentemente, ma distrutto dalle tenebre - "l'inferno" - costituivano sette mondi astrali di luce che circondavano il globo terrestre.
Perché tutti, sia i giovani che gli spiriti umani, potessero in futuro raggiungere la terra senza essere costretti a passare per le tenebre del regno distrutto, Dio, in forza della sua volontà, aprì una via attraverso il luogo di residenza degli anziani; Egli fece proseguire questa via attraverso tutte le sfere fino a quella estrema, e la fece attraversare dalla luce; in questo modo si formò un passaggio, una via di luce che portava direttamente alla terra, così che tutti1 potessero andare avanti ed indietro con facilità.
Per gli esseri spirituali i luoghi di residenza ultraterreni sono visibili e materiali come la terra e ciò che vi si trova lo sono per gli uomini. Tanto più in alto gli spiriti si elevano per mezzo della loro lotta per uscire dalle tenebre, quanto più veloci diventano le oscillazioni dell'etere che producono il materiale di cui questi loro mondi delimitati sono formati. Tanto più lontano i luoghi di residenza si trovano rispetto alla terra, quanto più chiaro, più bello e più armonico è tutto quello che vi si trova di dimore e natura. (Mari, fiumi, laghi, paesi, fiori, ecc.) Finché lo spirito dimori nella sfera che ha raggiunto con la purificazione attraverso le sue reincarnazioni - rinascite terrene - il suo corpo si muove lì nella stessa maniera in cui ci si muove sulla terra (passo, corsa, ecc.); però i movimenti del corpo spirituale liberato sono più veloci e più facili, come anche i pensieri dello spirito sono più chiari e stringenti di quando questo è legato al pesante corpo umano che in molti modi agisce da impedimento.
I mezzi di trasporto delle sfere somigliano a quelli della terra, sono però tutti migliori, più veloci e più comodi di quelli corrispondenti sulla terra. Quanto nel corso dei tempi è stato apportato all'umanità di nuovo e di miglioramenti, ha superato la prova nelle sfere prima di essere stato realizzato sulla terra.
Quando i giovani non desiderano servirsi della via di luce, i loro contatti con gli abitanti delle diverse sfere e con il globo terrestre, avvengono per mezzo dell'energia del pensiero e della volontà, energia che permette al corpo spirituale di essere trasportato dall'etere che, in forza della quarta dimensione, penetra tutto.
La quarta dimensione non può essere spiegata più precisamente, poiché gli uomini ancora non hanno i requisiti per comprenderla.
Le sfere più alte sono invisibili per gli abitanti di quelle più basse; le sfere più basse sono parzialmente invisibili per gli abitanti di quelle più alte; perfino i giovani hanno una visione soltanto approssimativa di esse quando, trasportati dalle oscillazioni dell'etere, si muovono da sfera a sfera o da luogo a luogo entro le diverse sfere.
Gli abitanti delle sfere più basse non sono in grado, da soli, di raggiungere i mondi situati al di sopra del loro luogo di residenza, né con il pensiero e la volontà, né per la via di luce; possono solo andare sulla terra2 e nelle sfere intermedie e soltanto usando la via di luce. All'interno della sfera a cui appartengono e nella sfera terrestre essi possono invece muoversi per mezzo del pensiero e della volontà, però solo in misura limitata. Essi non sono quindi in grado di attraversare forti concentrazioni di luce o irradiazioni eteree di luce.
I Servi di Dio ed i giovani, in forza del loro pensiero e della loro volontà, sono in grado di muoversi dappertutto, per cui non sempre usano la via di luce; se lo desiderano, essi possono perfino aprirsi la via dove vogliono attraverso i numerosi accumuli di tenebre della terra.
Per allietare gli uomini, e perché essi non debbano sentire troppo la mancanza delle condizioni prettamente terrene, Dio ha a poco a poco forgiato una quantità di figure animali, per es. uccelli, cavalli, cani, gatti, ecc. Però questi animali non sono copie astrali degli animali terreni, bensì forme di pensiero senza una vita eternamente durevole; perciò, quando le sfere avranno terminato il loro compito quali temporanei luoghi di residenza degli spiriti, queste figure animali - cioè queste immagini di pensiero - saranno cancellate - sono esseri e cose che non sono trattenuti permanentemente, ma solo per un periodo di tempo, nel e dal pensiero di Dio e quindi non possono avere vita eterna. Con la volontà di Dio essi sono nuovamente attratti nella materia - l'etere di luce - da cui Egli li ha forgiati, scomponendosi e tornando alla forma originale. Ma finché le sfere esisteranno, gli spiriti umani vi troveranno sempre riproduzioni degli animali che ognuno di loro ha apprezzato di più durante la vita sulla terra. E siccome Dio forgia queste figure animali a precisa somiglianza con i modelli terreni, ognuno ritroverà il suo cavallo, cane, gatto o uccello preferito, ecc.
In diversi dei racconti che persone defunte hanno fatto arrivare alle loro relazioni terrene sulla vita nelle sfere, viene spesso sottolineato che gli animali sono dotati di vita eterna. Ci si riferisce alle suddette forme di pensiero; ma queste indicazioni sbagliate da parte di familiari ed amici trapassati sono perdonabili, dato che perfino gli spiriti umani più progrediti hanno difficoltà a capire che questi animali, che apparentemente sono vivi come loro stessi, hanno soltanto una vita condizionata. In alcuni casi in cui le comunicazioni in apparenza sono state date da spiriti più elevati, questa asserzione sbagliata sulla vita eterna degli animali deve essere attribuita al più anziano che falsamente ha insinuato i suoi pensieri, mentre lo spirito comunicante era in contatto con il suo medium, cosa che spesso è accaduto senza che se ne possano proprio incolpare i medium, perché il più anziano naturalmente ha colto ogni occasione per alterare ciò che veniva dato dagli spiriti della luce.
Questa ed altre false asserzioni avrebbero però potuto essere rettificate in tempo, se i medium o coloro che guidavano la seduta spiritica avessero sempre riesaminato i diversi passi di ogni comunicazione richiedendo conferma che tutto concordasse con la verità; ché là dove la verità veniva richiesta in nome di Dio, il più anziano doveva retrocedere.
Tramite il più anziano dei giovani, Dio dà, per grandi linee, un abbozzo della vita1 degli uomini sulla terra e ne stabilisce la durata, il tutto precisamente in conformità con quanto può essere assegnato ad ogni singolo individuo, calcolato secondo i suoi pensieri, azioni e progressi durante l'ultima incarnazione vissuta, nonché con il computo di quanto non ancora espiato nelle precedenti vite sulla terra. Prima che inizi la nuova incarnazione, lo spirito riceve una comunicazione su come la prossima vita terrena andrà vissuta, quali richieste gli si rivolgono e quali azioni dovrà espiare. Solo dopo che lo spirito ha meditato accuratamente sull'avvenire e compreso perché la nuova incarnazione dovrà configurarsi proprio in quel dato modo, nonché approvato ciò che gli è stato proposto, egli viene incarnato nel luogo e nell'ambiente che meglio si addicono allo scopo stabilito.
Ma siccome tutto deve accadere volontariamente e gli spiriti umani, specialmente quelli non sviluppati, non sempre riescono subito a capire l'utilità di una nuova incarnazione e quindi spesso si rifiutano di risostenerne una, essi devono restare nelle loro dimore senza poter fare alcun progresso, finché, dopo un periodo di tempo più o meno lungo, non arrivino a riconoscere ed ammettere i vantaggi che trarranno dal lasciarsi incarnare. Arrivati a questo riconoscimento, possono proseguire il cammino, interrotto per un periodo di tempo, verso la casa del Padre.
Gli uomini però non vengono lasciati completamente soli a vincere e superare tutte le difficoltà terrene. Per poter dare un aiuto efficace, gli spiriti tutelari1 li sorvegliano e cercano di guidare ogni creatura umana, per mezzo dell'influenza sul pensiero = la "coscienza", sulle vie della vita date da Dio. Ma siccome l'uomo, come gli anziani ed i giovani, è dotato di libera volontà e molto raramente segue per filo e per segno la coscienza ammonitrice, nella maggior parte dei casi l'incarnazione diverge tristemente dalle caratteristiche principali date; e siccome gli uomini spesso si danno la morte invece di attendere che vengano il tempo e il modo di morire stabiliti da Dio, molto spesso essi si procurano tante pene superflue.
Se il suicidio avviene in delirio (non premeditatamente), il suicida viene incarnato non appena abbia fatto la relazione sulla vita terrena terminata. Queste rinascite veloci, senza un periodo di riposo e di apprendimento, vengono date da Dio in parte come un proseguimento della vita interrotta bruscamente, in parte perché l'individuo possa distanziare un poco le pene psichiche sofferte durante la vita sulla terra. Anche se la nuova incarnazione sarà breve, lo spirito, quando sarà nuovamente liberato, potrà con più calma ripensare alle sofferenze mentali od ai mali fisici della precedente vita sulla terra. (Vedere del suicidio premeditato nel Discorso di Cristo alle pagg. 85-86.)
Uno spirito tutelare ha generalmente molte persone sotto la sua guida, a volte diverse centinaia, e tutte stanno in diretto contatto di pensiero con lo spirito tutelare. Tanto più anziano è lo spirito umano, quanto più chiara e decisa suona la voce della coscienza per l'individuo. Tanto più giovane è lo spirito umano, e tanto più dense sono le tenebre che circondano l'uomo, quanto più debole e incerta suona la voce della coscienza. Molte persone sentono spesso due voci che si contraddicono; una fa continuamente opposizione alle esortazioni della coscienza di seguire le vie della luce e della verità. Questa voce piena di spirito di contraddizione è ora2 il parere personale dello spirito egoista e non sviluppato dell'individuo sui quesiti o situazioni in questione; ma naturalmente non giova all'uomo soffocare la sua coscienza per seguire le sue voglie di peccato e di cattive azioni.
Quando lo spirito con la morte viene nuovamente liberato dal corpo terreno, in uno stato simile al sonno3 il suo spirito tutelare lo porta nel luogo di residenza e nella dimora che egli aveva lasciato al momento della sua incarnazione.
Dopo il risveglio lo spirito deve meditare accuratamente sulla vita appena terminata sulla terra, tirare le somme di tutti i pensieri e tutte le azioni - sia buoni che cattivi - nonché rendere conto di tutti i casi in cui, mentre era uomo, egli fu in disaccordo con la sua coscienza. Dio stesso pone le domande a cui desidera una risposta più esauriente, facendo risuonare la sua voce per ognuno che abbia terminato il resoconto.
Dio parla attraverso il suo pensiero e, con la sua volontà, le vibrazioni prodotte dai suoi pensieri vengono trasformate in onde sonore. Generalmente Dio "parla" a migliaia di spiriti per volta; ma ogni spirito ode solo le domande che vengono rivolte a lui personalmente, e le parole suonano come se Dio parlasse nella lingua terrena che lo spirito relativo usava nell'ultima incarnazione terminata. Se ogni domanda ha avuto una risposta corrispondente alla verità, lo spirito viene nuovamente lasciato allo spirito tutelare, che si prende cura di lui durante il periodo di riposo.
Quando il periodo di riposo1 assegnatogli è terminato, lo spirito viene trasferito in una dimora più bella o in una sfera più alta nel caso che se lo sia meritato con la sua vita sulla terra; in caso contrario resta nella sua precedente dimora; ché indipendentemente da quanto l'uomo abbia peccato, lo spirito non regredisce mai in una sfera più bassa o in una dimora inferiore. Nel mondo della luce tutto è progresso o - per un periodo di tempo - stasi; ma mai regresso.
Dopo il periodo di riposo, sia che lo spirito venga trasferito in un altro luogo, sia che resti nella sua dimora, egli riceve insegnamento2 in quelle cose particolari che possono tornargli utili durante la prossima incarnazione.
In tutte le sfere ci sono numerosi istituti d'istruzione corrispondenti alle scuole ed alle università terrene. Tutto quanto esiste od è esistito sulla terra di opere scientifiche o letterarie vi si trova ed è riprodotto nelle lingue terrene ad eccezione di quelle più primitive. Ogni istituto ha le sue grandi biblioteche con annesse sale di lettura e di studio. Tutti gli edifici comuni: chiese, case per riunioni, università, osservatori, musei, ecc. sono architettonicamente molto belli e decorati con molte opere scultoree. Diversi di questi edifici sono stati ideati e costruiti da spiriti umani nel periodo di apprendimento, non sono quindi stati forgiati da Dio in forza del suo pensiero e della sua volontà, ma costruiti con il materiale delle sfere simile a quello terreno (pietra, legno, ecc.).
Dal momento in cui Dio cominciò a dare vita alle anime umane, Egli le creò a somiglianza dei suoi primi figli, due a due, uomo e donna, in modo che quando avranno portato a termine tutti i loro stadi di cammino e saranno arrivate nel regno di Dio, esse si apparteranno per tutta l'eternità. Ognuno mantiene la propria individualità, sono due - ma tuttavia sono uno solo, poiché saranno sempre l'uno il riflesso dell'altra.
Quando è possibile i duali umani maschile e femminile si accompagnano nella loro esistenza terrena in qualità di marito e moglie, fratello e sorella o come altri parenti stretti. Ma non sempre riescono a ritrovarsi od a capirsi nelle condizioni terrene.
Ogni spirito umano, come gli altri figli di Dio, ha ricevuto da Lui il marchio del suo corpo spirituale, marchio che però sarà visibile in tutta la sua bellezza solo quando la meta, il regno di Dio, sarà raggiunta.
Si darà qui una descrizione per grandi linee dell'aspetto corporale degli spiriti.
Il corpo spirituale, a somiglianza di quello umano, ha una forma esteriore che racchiude diversi organi interni. La forma esteriore è come il più bel corpo umano nella sua figura idealizzata molte volte, ma senza organi sessuali. (Il corpo spirituale femminile è più morbido e più tondo di quello maschile, ma in che cosa consiste la differenza esteriore vera e propria tra uomo e donna non si può spiegare, poiché gli uomini sono privi di qualsiasi presupposto per capirlo.) La costituzione interiore del corpo ha solo una lontana somiglianza con quella del corpo terreno. Il sistema fisico dell'apparato digerente, costituito da stomaco, intestino, reni ecc., nonché tutti gli organi di riproduzione, non esistono; invece il sistema vascolare e quello nervoso sono molto più riccamente e finemente sviluppati. Aspirando attraverso naso, trachea ed organi simili a polmoni, il respiro trasmette al corpo le necessarie correnti di etere che si inoltrano attraverso una "rete vascolare" fine e molto ramificata, per ritornare agli organi della respirazione dove le correnti vengono rinnovate. Il sistema vascolare è doppio di modo che la rete vascolare che parte dall'organo di destra finisce in quello di sinistra e viceversa. Non ci sono vasi sanguigni. Quando uno spirito della luce si trova in o si muove attraverso accumuli di tenebre, egli prova una sensazione simile a quella di un uomo che si trovi in un ambiente povero d'ossigeno.
Il corpo spirituale non ha una struttura ossea, ma è tuttavia completamente saldo di costituzione, essendo esso sostenuto in ogni sua parte da una forte muscolatura.
Invece del cervello umano, si trova nello stesso posto un centro nervoso da cui si diparte una rete nervosa estremamente ramificata in modo capillare, che si distribuisce dalla testa lungo la schiena e in tutto il corpo. Tutte le fibre nervose vengono riportate al centro cerebrale attraverso un centro minore che corrisponde più o meno al cuore del corpo umano ed è situato all'incirca nello stesso posto; qui si riuniscono le estremità dei nervi e vengono condotte, attraverso due corde, una ad ogni lato della gola, nuovamente al punto di partenza, cioè il centro cerebrale.
Gli esseri del mondo ultraterreno non sono costretti a nutrirsi se non lo desiderano.
La nutrizione consiste comunque principalmente di frutti1 che vengono degustati al naturale oppure preparati in diverse maniere. Le vivande consumate vengono dalla cavità orale (la cui dentatura somiglia a quella dei corpi umani) trasportate in tutto il corpo attraverso un sistema di tubi capillari e vengono eliminate in modo impercettibile attraverso fini pori della pelle con un'azione reciproca tra il sistema di canalizzazione e quello vascolare del corpo e l'etere di luce o di tenebre che lo circondano. I pori della pelle non sono dissimili ai pori sudoriferi del corpo umano, ma sono molto più piccoli e sono tutti in diretto contatto con il sistema vascolare e di canalizzazione.
Il corpo spirituale, come è qui descritto, è uguale per tutti gli spiriti; ma siccome lo spirito umano nella sua esistenza ultraterrena è sempre una copia precisa (vedere inoltre il Commento alle pagg. 135-137) dell'uomo al cui corpo era legato nella sua ultima incarnazione, il suo corpo spirituale conserva anche copia di tutti gli organi ecc. del corpo umano. Tutto l'umano è completamente latente nel mondo ultraterreno - riposa in stato inservibile. Mentre lo spirito è incarnato, sono invece gli organi del corpo spirituale a riposare, dato che essi possono essere usati solo quando lo spirito è liberato. Però il sistema nervoso del corpo spirituale funziona costantemente durante la vita terrena, anche se più debolmente.
Se lo spirito ha terminato tutte le sue incarnazioni, è liberato dalla vita sulla terra, Dio, in forza della sua volontà, cancella tutti gli organi rudimentali appartenenti alla vita umana ed il corpo spirituale si presenta proprio così come Dio lo ha creato.